I carboidrati sono un macronutriente molto importante che deve essere presente in tutti i pasti della giornata (anche a cena ). I pasti, infatti, devono essere equilibrati, completi di carboidrati, proteine e grassi.
Perché sono importanti? Sono indispensabili nel mantenimento dell’omeostasi glicemica, ovvero della quantità corretta di glucosio nel sangue, che deve rientrare in un determinato range, e perché sono la prima fonte nutritiva per la produzione di energia; pensate solo che il cervello funziona a zucchero!
Consumare un pasto con pochi carboidrati o senza provoca una condizione definita ipoglicemia, ovvero abbassamento della glicemia oltre la soglia. Se vi è capitata questa situazione, probabilmente vi sarete sentiti spossati, con mal di testa e verosimilmente con una voglia matta di dolce… per compensare magari avete ceduto a questa voglia che lì per lì vi ha soddisfatto, ma dopo mezz’oretta cosa succede? Ops, è ritornata la sensazione di prima.
Cosa accade: gli zuccheri semplici, quindi quelli che avete ricercato, rispetto a quelli complessi, vengono assimilati molto più in fretta provocando un picco glicemico, quindi iperglicemia. Ciò fa liberare molta più insulina del normale che, a sua volta, abbassa velocissimamente la glicemia, ritornando alla situazione spiacevole di prima.
Distinguiamo perciò carboidrati semplici e complessi. I primi (es. zucchero) hanno una struttura corta, cosa che permette il loro assorbimento in modo molto veloce e, quindi, di entrare in circolo nel sangue più rapidamente provocando gli effetti descritti prima. Questi, inoltre, vengono convertiti in GRASSO (oltre il danno anche la beffa). I carboidrati complessi (es. pasta), invece, per essere assorbiti impiegano più tempo perché la struttura deve essere accorciata; la glicemia così sale in modo graduale e l’insulina che agisce sarà in quantità corrette e abbasserà la glicemia progressivamente. Il nostro cervello così ha l’energia corretta per il giusto tempo: non arriverà lo stimolo della fame (attenzione, se assunti in eccesso rispetto al proprio fabbisogno possono essere convertiti in grasso anch’essi). Verranno convertiti poi in GLICOGENO, riserva di energia!